La tecnica
La cura che applichiamo all’oliveto è opportunamente distribuita nell’arco dell’anno: iniziamo così nel mese di marzo con la potatura. La peculiarità dell’olivastra è l’alternanza della produzione: non viene cioè garantita una produzione costante del raccolto. Nel sistema di potatura tradizionale della nostra zona, la pianta viene “rapata” ovvero potata drasticamente a zero. Dopo questo trattamento, nel primo anno non vengono prodotte olive, mentre nei tre anni successivi la pianta incrementa sempre più la produzione: io stesso infatti ho trascorso più di una giornata per raccogliere le olive da una singola pianta, raggiungendo anche il quintale e mezzo cadauna!
Con il tempo ci siamo resi conto che anche questo sistema non era poi così corretto, poichè negli anni particolarmente avversi dal punto di vista metereologico, rischiavamo di non avere produzione olivicola. Da qui la sperimentazione di un sistema di potatura “leggero” per la pianta, infatti anzichè intervenire ogni 4 anni, in maniera pesante, lo facciamo annualmente con una leggera schiariutra, in moda da mantenere l’olivastra in “salute” senza interventi drastici. Il risultato raggiunto nell’arco di 4/5 anni è stato di notevole soddisfazione, poichè se anche le piante hanno diminuito significativamente la produzione (30/40 Kg a olivo) nel contempo abbiamo però raggiunto un’altro obbiettivo: la costanza di produzione annuale è infatti un traguardo fondamentale e necessario.
Successivamente, nella cura degli ulivi, diamo molta importanza all’aspetto della concimazione, che avviene come tutto il resto in maniera “naturale”: all’inizio della primavera siamo soliti distribuire alle nostre piante, attraverso il terreno, il concime di stallatico, rigorosamente certificato biologico e particolarmente adatto all’olivo. Nel mese di maggio, quando il terreno inizia ad essere molto inerbito, e la trama dell’olivo in pieno sviluppo, facciamo la trinciatura totale dell’erba, che possa anchessa servire a concimare, ma anche a creare l’humus fondamentale per il mantenimento del benessere del sottochioma. Passiamo poi una seconda volta tutto il terreno, con il trincia prima della raccolta delle olive, per pulire e per permettere una migliore stesura delle reti per la raccolta e anche per migliorare la maturazione dell’oliva. Applichiamo infine il trattamento rameico, dopo la potatura e dopo la raccolta, al fine di disinfettare e cicatrizzare le “ferite” della pianta.